Premessa
Il decreto-legge del 2 marzo 2024 ha introdotto un nuovo credito d'imposta per la transizione 5.0, estendendo l'agevolazione agli investimenti effettuati nel periodo che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, compresi i primi due mesi del 2024. È importante notare che gli investimenti devono essere completati entro la fine del 2025 per poter usufruire di questo incentivo, il che impone alle imprese interessate di agire tempestivamente per beneficiare pienamente delle opportunità offerte.
La misura ancora bloccata dalla mancanza del decreto attuativo
L'emendamento del governo al Dl 39/2024 modifica l'articolo 38 del Dl 19/2024, introducendo un nuovo e più significativo credito di imposta per gli investimenti in beni con caratteristiche 4.0. Questi beni devono consentire una riduzione dei consumi energetici secondo specifici parametri minimi, noti come "transizione 5.0". Gli investimenti che conseguono un abbattimento dei consumi del 3% per la struttura produttiva o del 5% per i processi interessati ricevono un tax credit:
Per riduzioni superiori (6% per la struttura o 10% per i processi), il credito aumenta al 40%-20%-10% e al 45%-25%-15% per riduzioni del 10% o del 15%.
Tuttavia, la norma è ancora in sospeso, in attesa del decreto attuativo del ministero delle Imprese e del Made in Italy, il che ha generato incertezze sia sui requisiti tecnici sia sull'arco temporale di applicazione del credito di imposta.
I dubbi ancora da chiarire.
Il momento di "effettuazione" dell'investimento.
Non è ancora chiaro ad oggi se l'investimento si consideri "effettuato" nel momento di sostenimento del costo (valenza contabile) oppure all'avvio dell'investimento (data ordine fornitore).
Il monitoraggio del GSE
In base al contenuto dell'emendamento il monitoraggio del Gse (ente a cui le imprese dovranno inviare apposite comunicazioni riguardanti l’investimento, ex ante, in corso di realizzazione e infine a consuntivo) sui crediti di imposta prenotati avverrà su base mensile e non quotidiana.
In secondo luogo, si introduce l’obbligo per le imprese, entro 30 giorni dalla comunicazione “ex ante”, di trasmettere, a pena di decadenza dal beneficio, documentazione attestante l’effettuazione di un ordine accettato dal fornitore.
La conclusione dell'investimento
Posto che gli investimenti agevolati dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025 resta da chiarire se la «conclusione» dell’investimento coincida semplicemente con la sua ultimazione (come da sempre previsto per i credito 4.0) o se, entro fine 2025, sia anche richiesta l’entrata in funzione e l’interconnessione. Su questo punto occorrerà attendere quanto sarà stabilito dal decreto attuativo.
Altre informazioni sull'agevolazione 5.0 sono disponibili ai seguenti link:
Nuovo credito d'imposta per investimenti 5.0 fino al 45%
Credito d'imposta 5.0 e fotovoltaico
Credito d'imposta 5.0 procedure operative
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