Nello svolgimento dell'attività professionale succede, a volte, di trovarsi a esaminare pratiche di ristrutturazioni edilizie con varie problematiche che in alcuni casi sono sanabili e in altri purtroppo comportano la perdita parziale o totale della detrazione.
Pratiche per le quali non era stata richiesta consulenza preventiva.
Proponiamo di seguito un decalogo di "regole base" da seguire in modo da salvaguardare il diritto alla detrazione. Questo elenco vuole essere una semplice informativa.
Il consiglio è però sempre quello di richiedere la ns. consulenza preventiva in fase di pianificazione/progettazione lavori. Vi forniremo tutte le informazioni necessarie per portare a termine con successo la pratica.
In questa fase di pre-analisi è poi importantissimo collaborare e
condividere le informazioni con tutti i tecnici che a vario titolo parteciperanno ai lavori quali Geometri/Architetti, Responsabili sicurezza, Termotecnici ecc.
Oltre all'analisi "oggettiva dei lavori" è necessario verificare:
- la possibilità per il beneficiario di detrarre le spese sia in ordine alla titolarità o meno dell'immobile anche in riferimento alle
recenti novità della Legge di Bilancio 2025 che hanno in qualche modo limitato la platea dei beneficiari;
- la capienza fiscale della propria dichiarazione dei redditi.
Vediamo di seguito l'iter di una pratica "tipo"
- presentazione dei permessi edilizi per l'esecuzione dei lavori. (o in alternativa
autocertificazione disponibile a questo link quando i lavori da svolgere non richiedono titolo abilitativo sulla base del regolamento urbanistico vigente nel Comune)
- presentazione della "notifica preliminare all'ASL" prima dell'inizio dei lavori.
- svolgimento dei lavori
- emissione delle fatture di acconto per i lavori (consigliabile che i fornitori citino in fattura il riferimento del permesso edilizio CILA/SCIA e i riferimenti catastali dell'immobile oltre che a descrivere puntualmente l'intervento eseguito).
- pagamento delle fatture di acconto con gli appositi bonifici "per ristrutturazione" o per "risparmio energetico" a seconda delle tipologie dei lavori.
- conclusione dei lavori
- rilascio del DURC di congruità da parte dell'impresa edile prima dell'emissione della fattura di saldo. (il durc di congruità è dovuto per lavori di importo complessivo pari o maggiori di 70.000€ e
va acquisito prima di procedere al pagamento del saldo finale lavori).
- emissione e pagamento fatture saldo con gli appositi bonifici "per ristrutturazione" o per "risparmio energetico" a seconda delle tipologie dei lavori.
- presentazione delle pratiche di fine lavori al Comune (ed eventualmente sempre all'asl)
- entro 90gg dal termine dei lavori presentazione della pratica ENEA (nella versione "ecobonus" o "bonus casa" a seconda del tipo di intervento eseguito) per la segnalazione degli interventi di risparmio energetico (di competenza dell'ing. termotecnico).
Aliquota I.v.a. ridotta al 10% per l'esecuzione dei lavori
Si ricorda che i lavori di manutenzione ordinaria/straordinaria su fabbricati abitativi godono dell'aliquota ridotta al 10% per i lavori di manodopera e per alcuni beni impiegati per lo svolgimento dei lavori. E' disponibile un
modello di richiesta a questo link.
Importante:
- non devono essere emesse/pagate fatture prima che sia stato comunicato l'inizio dei lavori agli enti.
- Oltre al durc di congruità si consiglia in ogni caso di acquisire dalle imprese anche i
Durc di regolarità contributiva in quanto sono documenti diversi e distinti.
- In presenza di lavori di manutenzione straordinaria/ristrutturazione è possibile usufruire anche del
bonus arredi ed elettrodomestici al 50% su un importo max di spesa per il 2025 pari a € 5.000
Come accennato in premessa
è necessaria un'analisi preventiva in ordine:
- alla
tipologia dei lavori da svolgere
- alla loro
ammissibilità alla detrazione e dei
massimali di spesa per ogni tipo di intervento.
- alla
possibilità soggettiva
di poter usufruire della detrazione fiscale
- alla
"capienza" fiscale per il recupero della detrazione sulle spese sostenute.