Assegno unico universale 2025: al via le rivalutazioni

Ivo Lamberti • 5 febbraio 2025

In assenza di aggiornamento ISEE l'assegno verrà erogato nell'importo minimo.


Premessa

L’assegno unico e universale 2025, insieme alle soglie Isee per il diritto, è stato rivalutato. A gennaio, l’Inps ha erogato l’assegno mantenendo gli importi e le soglie Isee del 2024, equivalenti a quelli di dicembre. A febbraio, invece, verrà applicata una rivalutazione dello 0,8%, pur continuando a basarsi sulle soglie Isee del 2024. A marzo arriveranno i conguagli: se il nucleo familiare avrà presentato l’Isee aggiornato al 2025, l’Inps adeguerà l’assegno sia ai nuovi importi che alle nuove soglie Isee, includendo anche le somme già erogate nei mesi precedenti. In assenza di un nuovo Isee 2025, l’assegno sarà corrisposto nell’importo minimo. Lo ha precisato l’Inps nella circolare n. 33/2025, che riporta anche la tabella con le fasce Isee e i relativi importi dell’assegno unico.



La rivalutazione annuale dell'assegno unico

La normativa sull’assegno unico e universale prevede che, ogni anno, gli importi dell’assegno e le soglie Isee vengano aggiornati in base alle variazioni del tasso Istat. Poiché nel 2024 l’incremento registrato è stato dello 0,8%, l’Inps ha adeguato di conseguenza gli importi dell’Auu e le relative soglie Isee a partire dal 1° gennaio 2025.



I valori per l'anno 2025

Dal 1° gennaio 2025, gli importi dell’assegno unico e universale (Auu) subiranno un lieve adeguamento in base alla rivalutazione Istat dello 0,8%.

L’importo minimo mensile aumenta di 50 centesimi, corrispondenti a 6 euro annui, passando da 57 euro a 57,5 euro per le famiglie con un Isee superiore a 45.824,71 euro (rispetto ai 45.461,02 euro di dicembre 2024).

L’incremento dell’importo massimo dell’Auu è più significativo, seppur contenuto: aumenta di 1,6 euro al mese (pari a 19,20 euro annui), raggiungendo i 201 euro (rispetto ai 199,4 euro di dicembre 2024) per le famiglie con un Isee fino a 17.227,33 euro (rispetto ai 17.090,61 euro di dicembre 2024).

Per i figli maggiorenni tra 18 e 21 anni, l’Auu si dimezza rispetto ai minori. L’importo varia da 97,7 euro (contro i 96,9 euro del 2024) per chi ha un Isee fino a 17.227,33 euro, a 28,7 euro (contro i 28,5 euro del 2024) per un Isee superiore a 45.824,71 euro.



Tempistiche di pagamento

I nuovi importi dell’assegno unico e universale (Auu) entreranno in vigore a partire da febbraio 2025.

A gennaio, l’Inps ha continuato a erogare l’assegno con gli importi e le soglie Isee del 2024. A febbraio, invece, verranno applicati i nuovi importi rivalutati, sebbene ancora basati sulle soglie Isee 2024.

Il vero adeguamento arriverà a marzo, con il conguaglio: se la famiglia beneficiaria avrà presentato il nuovo Isee 2025, l’Inps ricalcolerà l’assegno tenendo conto sia dei nuovi importi che delle nuove soglie Isee 2025, includendo anche l’eventuale arretrato di gennaio e febbraio.



Quando è necessaria la ripresentazione e/o l'aggiornamento della domanda.

Per ottenere gli aumenti dell’assegno unico e universale (Auu), non è necessario alcun adempimento da parte dei beneficiari: l’Inps applicherà automaticamente le rivalutazioni.

Inoltre, chi già percepisce l’assegno dall’anno scorso non deve ripresentare la domanda a condizione che:

  • la stessa risulti nello stato di "accolta"


La domanda va invece aggiornata per comunicare eventuali variazioni come:

  • nascita di un figlio
  • Modifica della condizione di un figlio maggiorenne (per continuare a ricevere l’AUU dai 18 ai 21 anni)



Domande per famiglie con figli che non hanno mai richiesto l'assegno unico.

Diversamente, le famiglie con figli che non hanno mai richiesto l’Auu dovranno presentare domanda. Se lo faranno entro il 30 giugno 2025, avranno diritto all’assegno a partire da marzo, con il riconoscimento degli arretrati.



Importante: ricordarsi di aggiornare l'ISEE

Tuttavia, i nuclei familiari già percettori devono aggiornare l’Isee. Per evitare la riduzione dell’assegno all’importo minimo da marzo, l’aggiornamento va effettuato entro febbraio. Anche in questo caso, sarà comunque possibile trasmettere l’Isee entro il 30 giugno 2025, per ottenere gli arretrati a partire da marzo.



Link alla circolare INPS sull'aggiornamento dell'assegno unico

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