Agricoltura - Notizie e bandi dal parte della Regione Piemonte

Ivo Lamberti • 1 giugno 2024

Newsletter a cura della Regione Piemonte


Pubblichiamo di seguito la newsletter della Direzione Agricoltura Regione Piemonte del 30/05/24








Aperti i bandi per gli investimenti nelle infrastrutture irrigue - scadenza 27 novembre

Venerdì 31 maggio aprono i bandi 2024 del Complemento di sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027 a sostegno dei Consorzi irrigui ed enti irrigui gestori di canali appartenenti al demanio o al patrimonio della Regione, per investimenti in infrastrutture irrigue e di bonifica extra-aziendali su tutto il territorio regionale.

La dotazione finanziaria complessiva dei bandi è di 20 milioni di euro.

 

Nello specifico il primo bando, con un finanziamento di 10 milioni di euro, è relativo alla misura del CSR 2023-2027, intervento SRD08 “Investimenti per infrastrutture con finalità ambientali” - Azione 3 “Infrastrutture irrigue e di bonifica” che ha come obiettivo lo sviluppo delle aree rurali attraverso investimenti finalizzati a realizzare, adeguare e/o ampliare infrastrutture a servizio delle imprese rurali (agricole e non), delle comunità rurali con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità ambientale.

 

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Il secondo bando, con un finanziamento di 10 milioni di euro, è relativo all’intervento SRD07- “Investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali” - Azione 7 “Infrastrutture irrigue extra-aziendali, che comportano un aumento netto della superficie irrigata” che prevede investimenti per la modernizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture extra aziendali per l’irrigazione che comportano un aumento netto della superficie irrigata.

 

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Altri bandi aperti CSR 2023-2027

 

Investimenti in infrastrutture turistiche (SRD07 Az.4) | scadenza 14 giugno | SCHEDA BANDO

 

Interventi Agro-climatico-ambientali (SRA 10-12-17-22) | scadenza PROROGATA 01 luglio | SCHEDA BANDO

 

Produzione integrata (SRA-ACA01) | scadenza PROROGATA 01 luglio | SCHEDA BANDO

 

Benessere animale – Azione B Classyfarm (SRA30) | scadenza PROROGATA 01 luglio | SCHEDA BANDO

 

Conversione all’agricoltura biologica e il mantenimento delle pratiche di produzione biologica (SRA 29) | scadenza PROROGATA 01 luglio | SCHEDA BANDO

 

Partecipazione a regimi di qualità (SRG03) | scadenza 31 luglio | SCHEDA BANDO

 

Investimenti in reti primarie e sottoservizi (SRD07 Az.3) | scadenza 2 agosto | SCHEDA BANDO

   


Bandi aperti PSR 2024-2022

 

Sostegno ad investimenti per la biosicurezza degli allevamenti suini - Bando 2 (Op. 5.1.1) | scadenza 31 maggio | SCHEDA BANDO

 

Informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità. Bando 1/2024_A (Op. 3.2.1) | scadenza 28 giugno | SCHEDA BANDO

 

Indennità compensativa per gli agricoltori in attività delle zone montane (Op. 13.1.1) | scadenza PROROGATA 01 luglio | SCHEDA BANDO

 

M10 Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali - Nuove adesioni alle operazioni | scadenza PROROGATA 01 luglio | SCHEDA BANDO

 

Sistemazione temporanea dei salariati agricoli stagionali delle aziende agricole

 

La Regione Piemonte, attraverso la Legge regionale 12 del 13.06.2016 e D.G.R. n. 6-8515 del 30.04.2024, ha intrapreso un'azione di supporto all'attività lavorativa stagionale in agricoltura, al fine di prevenire lo sfruttamento ed il fenomeno del caporalato, con l'obiettivo di incidere concretamente sul tessuto sociale e culturale piemontese creando condizioni di legalità diffuse sul territorio e tali da innescare processi virtuosi di emersione del lavoro non regolare.

 

Il presente intervento si prefigge di intervenire sulla problematica della accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali: il finanziamento previsto, infatti, intende sostenere gli Enti Locali e le Associazioni ad essi convenzionate al fine di provvedere alla sistemazione abitativa dei lavoratori agricoli migranti stagionali, con l’esclusione dei salariati fissi, che soggiornano e prestano la loro opera nella Regione Piemonte nei periodi di raccolta e di attività correlate alla coltivazione.

 

Si intende ottenere il raggiungimento di tale fine mediante il finanziamento di lavori di adeguamento igienico-sanitario in strutture esistenti non residenziali e di allestimento di moduli abitativi temporanei per quei lavoratori che, a causa di eventuali picchi di affluenza in coincidenza con la raccolta, non sarà possibile alloggiare presso le aziende agricole interessate alle loro prestazioni.

 

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Norme di sicurezza e distanze degli apiari

 

Al fine finalità di tutelare l’attività svolta dagli apicoltori e di prevenire l’insorgere di controversie tra i medesimi e i privati cittadini, si informano i Comuni piemontesi in merito alla corretta natura di tale attività, il cui principio cardine che attesta la primaria importanza e il pregio dell’apicoltura è stabilito dall’art. 1 della legge 24 dicembre 2004, n. 313 che “riconosce l’apicoltura come attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura in generale ed è finalizzata a garantire l’impollinazione naturale e la biodiversità di specie apistiche, con particolare riferimento alla salvaguardia della razza di ape italiana … e delle popolazioni di api autoctone tipiche o delle zone di confine”. L’apicoltura è poi classificata e considerata dall’art. 2 della legge n. 313/2004 quale “attività agricola” ai sensi dell’art. 2135 Cod. Civ. sull’imprenditore agricolo. Trova così richiamo il dettato di cui all’art. 41 Cost. che tutela e promuove l’iniziativa economica privata (libertà d’impresa).

 

Tale tutela normativa prevista per lo svolgimento dell’attività apistica trova un suo bilanciamento nei vincoli introdotti dal legislatore sia nell’articolo 8 (Distanze minime per gli apiari) della legge 24 dicembre 2013 n. 313 (Disciplina dell’apicoltura), sia nell’articolo 96 (Obblighi in materia di apicoltura) della legge regionale 22 gennaio 2019, n. 1 (Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale), i quali stabiliscono che gli apiari devono essere collocati a non meno di dieci metri da strade di pubblico transito e a non meno di cinque metri dai confini di proprietà pubbliche o private. L’apicoltore non è tenuto a rispettare tali distanze se tra l’apiario e i luoghi indicati esistono dislivelli di almeno due metri, o se sono interposti, senza soluzioni di continuità, muri, siepi od altri ripari idonei a non consentire il passaggio delle api. Tali ripari devono avere un’altezza di almeno due metri. Sono comunque fatti salvi gli accordi tra le parti interessate.

 

La Regione Piemonte nel 2021 ha emanato un Regolamento recante: “Attuazione dell'articolo 24, comma 6 della legge regionale 22 gennaio 2019, n. 1 (Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale). Ruolo multifunzionale dell’apicoltura”, avente - tra le varie finalità in esso descritte - quella di prevenire l’insorgere di controversie tra gli apicoltori stanziali o nomadi che si trovano a produrre in uno stesso territorio. Sempre a tale scopo, all’articolo 6 sono state inserite le linee guida per la disciplina del nomadismo in apicoltura. Il regolamento contiene l’allegato A), il quale prevede una tabella relativa alle distanze minime tra apiari di nuovo insediamento e apiari già presenti, in funzione delle dimensioni degli apiari di nuovo insediamento.

 

Alla luce delle considerazioni sopra riportate, le amministrazioni comunali dell’intero territorio piemontese dovranno valutare con attenzione l’assunzione di eventuali provvedimenti di limitazione dell’attività apistica, nonché adeguare i propri regolamenti di Polizia Urbana e Rurale alle norme sopra richiamate, qualora vi fossero difformità.


Popillia Japonica, incontro per i vivaisti il 12 giugno a Biella

 

Il Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici è partner del progetto europeo "IPM-POPILLIA 861852 - Programma HORIZON2020". 

Nell'ambito delle attività di divulgazione previste dal progetto, sono stati organizzati alcuni incontri sul territorio regionale, rivolti a tecnici agricoli, agricoltori e cittadini per fornire informazioni sul coleottero scarabeide Popillia japonica, insetto alloctono di recente introduzione, considerato organismo di quarantena e prioritario per l'Unione Europea. 

 

E' stato organizzato un incontro specifico per il settore vivaistico che si svolgerà a Biella, mercoledì 12 giugno 2024, alle ore 9, Viale Macallè, 54, presso l'aula magna dell'I.I.S. GAE AULENTI.

 

MAGGIORI INFORMAZIONI SULL'INCONTRO


Elenco regionale delle Fattorie sociali: è necessario frequentare e superare il Corso base di operatore

 

Il 30 aprile scorso sono scaduti i termini per richiedere l’iscrizione all’elenco regionale delle fattorie sociali da parte degli imprenditori agricoli privi della formazione di base, cioè coloro che non hanno frequentato e superato il corso di Operatore di Fattoria sociale, ma con all’attivo almeno due anni di attività di agricoltura sociale.

 

Il Regolamento regionale n. 4 del 13 luglio 2023 aveva previsto in via transitoria e per sei mesi (poi prorogati al 30 aprile 2024) questa possibilità per le aziende che ritenevano di poter rientrare nei casi di esonero. Dal 1 maggio, quindi, per richiedere l’iscrizione all’elenco regionale delle Fattorie sociali è necessario aver frequentato e concluso positivamente il corso base per Operatore di Fattoria sociale, oltre a possedere gli altri requisiti previsti dal Regolamento citato.

 

 Si ricorda che l’istanza deve essere inoltrata in modalità telematica tramite servizi online.


Nuovo aggiornamento dell’Atlante delle analisi del terreno

 

E’ online sul Geoportale un aggiornamento del servizio regionale “Atlante delle analisi del terreno”, con il quale, grazie al processo di georeferenziazione e validazione, sono rese disponibili per la consultazione i dati delle analisi prodotte dal Laboratorio Agrochimico Regionale (LAR) negli anni 2018-2023. Il tematismo presente sul Geoportale continua ad essere la “Reazione del suolo” che dà un bel colpo d'occhio sul tenore del pH presente sul territorio piemontese.

Il servizio è consultabile a partire dalla relativa pagina del sito istituzionale regionale o direttamente sul Geoportale.


  

La storia della scienza del suolo degli ultimi 100 anni

 

E’ stato pubblicato, edito da Springer, il volume “Soil Science in Italy: 1861 to 2024” che in 671 pagine racconta la scienza del suolo in Italia negli ultimi 100 anni.

Il libro rappresenta un’opportunità unica per preservare la memoria della storia italiana della scienza del suolo, contribuendo a diffondere la consapevolezza dell’importanza del suolo come risorsa fondamentale.

 

La seconda parte del volume è dedicata allo sviluppo della Scienza del suolo nelle 20 Regioni italiane. Nel capitolo dedicato alla Regione Piemonte, oltre ai contributi dell’Università degli Studi di Torino, ARPA, IPLA e CREA c'è anche quello del Laboratorio Agrochimico Regionale (LAR) che fin dal 1980 rappresenta il principale riferimento per le analisi dei terreni agrari in Piemonte e contribuisce, con le migliaia di referti analitici emessi ogni anno, all’incremento della Banca Dati Regionale dei Terreni Agrari (BDRTA).

 

 

Il volume, appena uscito, è disponibile in versione cartacea sul sito della Springer.

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