Premessa
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un decreto legislativo per introdurre il «concordato preventivo biennale» e per razionalizzare le norme sull’accertamento tributario.
Il provvedimento tornerà in Consiglio dei ministri, per il varo definitivo, dopo aver ricevuto il parere dalle commissioni competenti di Camera e Senato.
Si tratta di una procedura che consente la:
Soggetti interessati:
Funzionamento
L’Agenzia delle entrate, sulla base dei dati in suo possesso:
I controlli
Controlli e accertamenti saranno invece concentrati su coloro che non aderiranno al concordato biennale o che decadranno dallo stesso. Si decade quando vengono accertati redditi nascosti superiori al 30% di quelli dichiarati.
Chi aderisce al nuovo regime godrà anche di termini maggiori per effettuare i versamenti dell’acconto e del saldo in scadenza al 30 giugno. L’adesione al concordato non ha invece effetti ai fini dell’Iva.
Entrata in vigore
Decorso il primo biennio e permanendo i requisiti per il concordato, l’Agenzia formulerà, questa volta entro marzo, una buona proposta biennale e il contribuente potrà accettarla entro il successivo giugno.
Le disposizione sopra riportate potranno subire variazioni prima della loro approvazione definitiva.
Studio Associato Lamberti
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