La detrazione per spese di recupero edilizio è una delle principali agevolazioni fiscali disponibili per chi ristruttura la propria casa. Dal 1° Gennaio 2025 sono previste riduzioni sia in riferimento alla percentuale di spesa detraibile che al massimale di spesa ammessa.
1. Detrazione IRPEF del 50% fino al 31 dicembre 2024
Se si stanno pianificando lavori di recupero edilizio, è importante sapere che, fino alla fine del 2024, è possibile beneficiare di una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute. Questa agevolazione permette di risparmiare una considerevole somma, coprendo una vasta gamma di interventi edilizi. Tuttavia, salvo nuove proroghe, dal 1° gennaio 2025 la detrazione scenderà al 36%, quindi è consigliabile completare i pagamenti entro il termine fissato.
2. Riduzione della detrazione e del massimale di spesa dal 1° gennaio 2025
A partire dal 2025 (salvo proroghe), l’aliquota della detrazione IRPEF per le ristrutturazioni edilizie si ridurrà al 36%, con un limite massimo di spesa pari a 48.000 euro per singola unità immobiliare. Per le spese sostenute dal 2028, l'aliquota diminuirà ulteriormente al 30%. Questo significa che, per massimizzare i benefici, è cruciale pagare il più possibile entro il 2024.
3. Interventi coperti dalla detrazione
L’agevolazione copre la maggior parte degli interventi edilizi, esclusa la nuova costruzione. Tra gli interventi ammessi rientrano:
Questi interventi, se completati entro il 2024, potranno usufruire della detrazione al 50%, rispettando le condizioni previste dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Per maggiori informazioni consulta anche la pagina informativa dell'agenzia entrate a questo link.
4. Tempistiche e modalità di pagamento
Per beneficiare della detrazione, è fondamentale che i pagamenti siano effettuati entro il 31 dicembre 2024. Per i soggetti non titolari di reddito d’impresa, è applicabile il principio di cassa: ciò significa che la detrazione spetta in base al momento del pagamento, indipendentemente da quando i lavori sono iniziati o terminati. Ad esempio:
5. Massimale di spesa e bonifici "parlanti"
Il tetto massimo di spesa detraibile è pari a 96.000 euro per singola unità immobiliare. Per ottenere la detrazione, è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale parlante, ossia un bonifico in cui devono essere specificati i dati del beneficiario e l’apposita causale prevista per le detrazioni fiscali. Esistono alcune eccezioni, come per gli oneri di urbanizzazione o la tassa per l'occupazione del suolo pubblico (TOSAP).
6. Detrazioni ridotte progressivamente fino al 2033
La detrazione del 50% sarà ridotta progressivamente a partire dal 2025. In particolare:
7. Lavori pluriennali e cumulo delle spese
Se i lavori si protraggono per più anni, è importante considerare che il limite massimo di spesa si applica a ciascun intervento, anche pluriennale. Questo significa che se, ad esempio, nel 2024 vengono sostenute spese per 50.000 euro, nel 2025 non sarà possibile usufruire di ulteriori detrazioni per il medesimo intervento. Tuttavia, se i lavori sono autonomi e non rappresentano una continuazione di altri, sarà possibile richiedere nuove detrazioni anche negli anni successivi.
8. Il bonus mobili collegato al recupero edilizio
Per chi sta effettuando interventi di recupero edilizio, è possibile beneficiare anche del bonus mobili, che consente una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili fino a un importo massimo di 5.000 euro, purché l’acquisto avvenga entro il 31 dicembre 2024. Questo bonus è un'ulteriore agevolazione che permette di arredare casa con un risparmio fiscale aggiuntivo. Il bonus mobili è anch'esso attualmente utilizzabile per le spese sostenute fino a fine anno.
Maggiori informazioni sul bonus arredi a questo link.
Studio Associato Lamberti
Studio Associato Lamberti
0171-21.40.59
Via F. Crispi 10
12044 Centallo (Cn)
Orario:
Lun-Mer-Gio-Ven: 8.15-12.15 / 14.30 - 18.30
Martedì 8.15-12.15 / CHIUSO
Ultime novità