Premessa
La direttiva case green è stata approvata dal Parlamento europeo in via definitiva con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti. Nell’accordo finale i molti dei vincoli della proposta iniziale sono stati rivisti e ammorbiditi dai negoziatori per andare incontro alle richieste di Paesi come l’Italia, in cui alcune proposte come quella del salto di classe energetica avevano suscitato forti proteste.
La direttiva stabilisce un percorso verso un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050: dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti per essere a emissioni zero, dal 2028 per gli edifici pubblici.
Per diventare legge, la direttiva dovrà ora essere approvata formalmente anche dal Consiglio dei ministri
Divieto caldaie a gas e obbligo pannelli
Gli Stati avranno tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili, mentre dal 2025 dovranno porre fine a tutti i sussidi per le caldaie autonome. Già dal 2025, però non saranno più ammesse agevolazioni fiscali per gli impianti tradizionali (principalmente caldaie a gas), ma solo per gli ibridi, ovvero quelli che associano alla caldaia a condensazione a gas una pompa di calore. L'obbligo di installare i pannelli solari, invece, riguarderà solo i nuovi edifici pubblici e sarà progressivo, dal 2026 al 2030.
Si ricorda che attualmente, l'ecobonus è garantito fino alla fine del 2024 per le caldaie a condensazione di classe A e per impianti con sistemi di termoregolazione avanzati. La prossima revisione potrebbe quindi portare a un cambiamento significativo nei bonus casa, spingendo verso soluzioni più sostenibili.
Ristrutturazioni
Abbandonata l'idea delle classi energetiche armonizzate, almeno il 16% - rispetto al 2020 - degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni andrà ristrutturato entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per le case si applicherà un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% dal 2030 e del 20-22% entro il 2035. Una promozione che richiede interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari.
L'obbligo di efficientamento potrebbe accompagnarsi a nuovi incentivi fiscali.
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